Per risparmiare sui costi del riscaldamento in inverno, a metano o con la caldaia centralizzata a gasolio, sempre più persone pensano di installare in casa una stufa trovandosi presto davanti al dubbio se per scaldare casa sia meglio una stufa a legna o una a pellet. Per valutare i pro e i contro delle stufe a pellet e a legna e scegliere la soluzione migliore per la propria abitazione bisogna tener conto di numerosi aspetti, alcuni pratici, altri solamente economici e altri ancora squisitamente estetici.
Meglio la stufa a legna o a pellet
Stabilire in modo assoluto se sia meglio la stufa a legna o quella a pellet per riscaldare casa è pressoché impossibile. Tuttavia si può fare un’analisi ragionata dei vantaggi e degli svantaggi, nonché dei costi iniziali e di esercizio di ciascuna soluzione, affinché ciascuno possa trovare la miglior soluzione per riscaldare il proprio appartamento.
Costa di più la legna o i pellet?
In termini assoluti e mediamente, la legna costa meno del pellet, anche quando viene acquistata già spaccata, portata a casa e impilata su appositi bancali.
Costa di più comprare una stufa a legna o una a pellet?
Ovviamente i prezzi variano di molto a seconda dei modelli, tuttavia in linea generale una stufa a legna che funziona per convezione costa meno rispetto a una stufa a pellet anche basilare, quantomeno perché in una stufa a pellet è sempre presente un impianto elettrico per l’accensione. Normalmente i prezzi possono andare da alcune centinaia di euro per i modelli più essenziali fino ai 5000 euro per i modelli più sofisticati e anche oltre i 10000 euro per le stufe ad accumulo termico.
Questi sono solo i prezzi indicativi per la stufa a cui poi bisogna aggiungere quelli relativi all’installazione, comprese le eventuali canne fumarie, e nel caso delle stufe a pellet anche dell’impianto elettrico.
Scalda di più la legna o il pellet?
Non è possibile fare una graduatoria da questo punto di vista, se non valutando la potenza di ciascun modello in relazione al suo costo: in commercio infatti sia le stufe a legna che quelle a pellet hanno potenze che vanno da 5 ai 15 Kw. Con 5 Kw si può riscaldare un appartamento di medie dimensioni (circa 70mq) in una zona d’Italia in cui in inverno non fa particolarmente freddo; se si tratta di Italia settentrionale, e delle zone di montagna appenniniche, per un analogo appartamento può servire una stufa che abbia almeno una potenza di 7 o 8 Kw; per le zone di montagna, alpine, o comunque dove in inverno le temperature sono mediamente vicine allo zero, per un medesimo appartamento bisogna dotarsi di una stufa con almeno 10kw di potenza. Ovviamente all’aumentare dei Kw aumenterà anche il prezzo di acquisto iniziale.
È più economica una stufa a pellet o una a legna
Mettendo insieme tutte queste considerazioni – costo di acquisto iniziale e di eventuali lavori di installazione; prezzo del legno o dei pellet; potenza di riscaldamento in Kw; clima medio invernale della zona di residenza – è possibile farsi un’idea, calcolando i consumi necessari per riscaldare il proprio appartamento, su quale sia la scelta che permette un maggior risparmio tra una stufa a pellet e una a legna: qui è spiegato nel dettaglio quanto consuma una stufa a pellet, quanto si può risparmiare rispetto al metano da riscaldamento e in quanto tempo si ammortizza la spesa di acquisto e installazione.
È più pratica la stufa a legna o quella a pellet?
C’è poi da considerare alcuni aspetti pratici della gestione dei due tipi di stufa. Con i modelli a pellet è possibile programmare l’accensione con un timer e regolare la temperatura desiderata; una stufa a legna si accende solo in modo tradizionale ed è da regolare manualmente inserendo più o meno legna a seconda della temperatura che si richiede; la combustione dei pellet è più efficiente, il che significa che a parità di peso scaldano maggiormente; la canna fumaria delle stufe a pellet ha un diametro inferiore rispetto a quella delle stufe a legna, risultando meno vincolante in appartamenti all’interno di condomini; la legna è più voluminosa mentre i pellet si acquistano in sacchi da 10, 15 o 20 kg l’uno e si possono riporre nel ripostiglio; il fuoco della legna è senza ombra di dubbio più naturale; in alcune regioni è vietato l’uso di camini e stufe a legna al di sotto di determinate quote e in alcuni periodi dell’anno; per ragioni di efficientamento energetico in alcune regioni le stufe a legna non sono ammesse alle detrazioni fiscali per i lavori di efficienza energetica.
Per ridurre i consumi energetici della casa potrebbe essere utile procedere prima con una certificazione energetica dell’immobile e valutare anche la sostituzione degli infissi.