Se fino a pochi anni fa i pavimenti in resina si trovavano solo in edifici industriali o di comunità come piscine, negozi, centri commerciali, uffici o impianti sportivi grazie alla loro elevata resistenza meccanica che li fa durare nel tempo, oggi, per gli stessi motivi e per il mutato gusto che sempre più si rivolge allo stile urban chic e metropolitano, sono sempre più diffusi anche nelle abitazioni. Tuttavia prima di posare un pavimento in resina bisogna avere ben chiaro che i vantaggi e i problemi sono da rapportare anche ai costi di posa.
Posare un pavimento in resina
Il primo vantaggio di un pavimento in resina si ha nella fase di posa: le resine sono infatti una miscela di silicati inorganici naturali e inerti speciali che può variare per durezza, granulometria e per altri elementi in base al tipo di finitura richiesta, quindi non si tratta di assemblare a pezzi piastrelle o listelli di legno, creando le tipiche fughe, ma di stendere e livellare con una spatola il composto andando a creare una superficie continua e regolare. Tuttavia, trattandosi di una specie di vernice dello spessore di pochi millimetri, questa risente e dipende particolarmente dello stato del supporto sui cui è stesa: se ci sono crepe, rotture, o altre irregolarità e inestetismi è importante che il posatore o la ditta specializzata procedano ad eliminarli, rendendo omogenea e liscia la superficie di fondo.
Questo aspetto, insieme al tipo di effetto che si vuole ottenere, che dipende dalla scelta dei materiali e dal tipo di lavorazione, influiscono ovviamente sui tempi di posa in opera. Tuttavia mediamente i tempi di messa in posa e finitura di un pavimento in resina sono inferiori a quelli di un pavimento con piastrelle o a un pavimento in parquet, anche perché nella stragrande maggioranza dei casi i pavimenti in resina possono essere sovrapposti a quelli esistenti, con notevole risparmio di tempo e denaro.
Tenere pulito un pavimento in resina
Un altro vantaggio dei pavimenti in resina è sicuramente quello della manutenzione e della pulizia: essendo monolitica, impermeabile, senza fughe né fessure, le resine non assorbono agenti esterni e non accumulano sporco, motivo per cui richiedono una semplice, veloce e minima pulizia e manutenzione. Occorre tuttavia prestare attenzione all’uso dei pavimenti in resina nei locali particolarmente umidi e con poco ricircolo d’aria come i bagni ciechi o i tinelli dove umidità e muffe potrebbero intaccare l’estetica dei materiali. Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che un pavimento in resina può essere ripristinato alla condizione originale con pochi, semplici ed economici passaggi, con quindi minori spese di ripristino e numerose possibilità di modifica, per esempio del colore.
Quanto resiste un pavimento in resina
Il fatto che in passato fossero usati soprattutto in ambienti ad alta frequentazione continua a ingannare molti: è vero che i pavimenti in resina sono altamente resistenti ma questo non significa che non siano sottoposti a usura. Anzi, i pavimenti in resina tendono a invecchiare per una serie di cause: intanto graffi, abrasioni, segni da cadute di oggetti e altre imperfezioni sono decisamente più visibili, soprattutto se su pavimenti di colore uniforme e con finitura lucida. Le finiture opache o più o meno grezze tendono ovviamente a mascherare i segni dell’usura, tuttavia se si sceglie la resina bisogna considerare un pavimento in questo materiale come quelli in legno o cotto, che invecchiando assumono un’aria vissuta. Poi le resine epossidiche hanno una bassa resistenza ai raggi UV e quindi, laddove esposte al sole, per esempio vicino a una finestra, tendono purtroppo a ingiallire, motivo per cui potrebbe risultare necessario installare anche una tenda da sole esterna come queste.
Numerose finiture e personalizzazioni
Sicuramente il vantaggio della resina è che, in base al tipo di lavorazione e alla scelta dei materiali, si può personalizzare al massimo con finiture ruvide o lisce, riflettenti o opache, con colorazioni uniformi o spatolate e, in base alle capacità tecniche e creative dei posatori anche con decorazioni particolari.
Quanto costa un pavimento in resina
Dire quanto costa un pavimento in resina è davvero difficile in quanto il costo al metro quadro dipende dalla tipologia di materiale impiegato, che dipende a sua volta dall’ambiente in cui andrà posato e dal fondo sul quale farlo, oltre che dal tipo di finitura, dalle personalizzazioni e da altre caratteristiche che possono ridurre o far lievitare il costo della posa. Indicativamente tuttavia, considerando la situazione ideale di un fondo ben messo, di una posa monocromatica senza particolari lavorazioni e di un ambiente di media grandezza dove si può lavorare senza complicazioni, bisogna partire da almeno 40 euro al metro quadro, comprensive di messa in opera: cifra che può essere detratta dall’Irpef in base ai bonus rinnovati anche per il 2018.