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Cappa da cucina


Scritto il 15 giugno 2022 - Da - In Arredare - Con 2739 Visualizzazioni

Cappa da cucina, come scegliere quella giusta

Mai sottovalutare la cappa da cucina! Questo elemento, che spesso diamo per scontato, contribuisce in modo decisivo a rendere la nostra casa più accogliente e vivibile.

In un soggiorno con cucina a vista o open space, la cappa è fondamentale per controllare gli odori del piano cottura. Non solo, impedisce che il vapore acqueo derivante dalla preparazione dei cibi possa creare umidità dannosa per la stanza e le sue pareti.

Per questo è importante scegliere la cappa da cucina più adatta alle dimensioni e alla conformazione delle nostre stanze. Scopriamo insieme le diverse tipologie e la manutenzione necessaria per il suo corretto funzionamento.

cappe da cucina

Cappa da cucina: guida alle diverse tipologie

In base al loro funzionamento, le cappe da cucina vengono distinte in:

  • Cappe aspiranti: i fumi vengono prima aspirati da un ventilatore elettrico, poi incanalati in un condotto che espelle l’aria all’esterno
  • Cappe filtranti o a ricircolo: quando non è possibile realizzare uno scarico all’esterno, questa tipologia di cappa purifica l’aria aspirata attraverso una serie di filtri per poi immetterla nuovamente nell’ambiente.

Tra i due modelli, il primo è certamente da preferire, anche se spesso in commercio sono disponibili cappe con funzionamento misto.

Un’ulteriore evoluzione del modello filtrante è la cappa con ionizzazione bipolare, capace di neutralizzare agenti irritanti o inquinanti come batteri, virus, acari, pollini, polveri, fumi nocivi o gas di scarico.

Una seconda distinzione è data dalla posizione della cappa rispetto agli altri componenti della cucina. Sempre di più, oggi la cappa è un oggetto d’arredo, da integrare, nascondere o valorizzare per creare un ambiente armonico e proporzionato.

Una delle soluzioni preferite dai designer contemporanei è la cappa a incasso o semi incasso, in cui il condotto è nascosto in un pensile della cucina. Altra soluzione di tendenza sono le nuove cappe integrate downdraft, dove i pannelli di aspirazione si sviluppano a partire dal piano cottura per eliminare i fumi proprio sopra i fornelli.

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Fattori da valutare nella scelta della cappa

La prima caratteristica importante di una cappa da cucina è la sua portata, ovvero la potenza del motore, che va tarata in base al volume della stanza di installazione. La portata dovrà essere adeguata anche se si cucinano spesso pesce, fritture e carni alla piastra, in modo da garantire da cinque a dieci ricambi d’aria all’ora.

Altri parametri da valutare sono diametro, lunghezza e curvatura del tubo di espulsione dei fumi, che deve essere proporzionato alla potenza della cappa. In ogni caso, la larghezza della cappa non deve essere minore di quella del piano cottura.

In ultimo, è importante la qualità dei filtri carbone e anti grasso della cappa, che richiedono accurata e periodica manutenzione.

Uno degli inconvenienti più spesso associati alle cappe da cucina è la loro rumorosità. Per fortuna, i modelli più recenti sono più silenziosi rispetto al passato, in quanto costruiti con materiali insonorizzati.

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Come fare manutenzione della cappa da cucina

Quando pulire i filtri della cappa da cucina? La periodicità ideale è due volte al mese: la pulizia dei filtri anti grasso metallici può essere effettuata a mano o in lavastoviglie.

Nella pulizia della cappa occorre utilizzare prodotti specifici per il tipo di materiale, per esempio l’acciaio inox, e una superficie pulente non abrasiva.

Pronti a far risplendere la cucina con una cappa nuova? Con i nostri consigli scegliere sarà un gioco da chef!

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