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Ristrutturare casa, decreto crescita


Scritto il 29 agosto 2019 - Da - In Normative e leggi - Con 1915 Visualizzazioni

Ristrutturare casa: cosa cambia con il Decreto Crescita

Con l’entrata in vigore del Decreto Crescita n. 34/2019 ci sono interessanti novità per chi sta pensando di ristrutturare casa. Le buone notizie riguardano le detrazioni fiscali per misure di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica della propria abitazione. Scopriamo di cosa si tratta. 

Decreto Crescita 2019: cosa cambia per le agevolazioni con Ecobonus e Sismabonus

Il Decreto Crescita conferma le detrazioni fiscali con Ecobonus e Sismabonus. Cambiano però le modalità per usufruirne, con conseguenze per contribuenti e fornitori. 

La possibilità di ottenere le agevolazioni vale per interventi nei seguenti ambiti:

  • Ecobonus con detrazioni al 65% o al 50% per lavori di riqualificazione energetica, come installazione di moderni impianti di climatizzazione e/o riscaldamento e sostituzione infissi, compresi quelli relativi alle parti comuni degli edifici
  • Sismabonus per lavori di messa in sicurezza antisismica. 

Per effetto dell’articolo 10 del Decreto Crescita, chi sta pensando a interventi di ristrutturazione può chiedere al fornitore, in alternativa alla normale detrazione, uno sconto immediato in fattura pari all’importo della detrazione stessa

Tuttavia, si tratta solo di un’opzione: il fornitore non è obbligato ad accettare la richiesta del contribuente e a concedere lo sconto. Questo infatti deve essere frutto di un accordo tra entrambe le parti. 

ristrutturazione

Decreto Crescita: come richiedere lo sconto immediato per lavori di ristrutturazione

Per ottenere lo sconto immediato su interventi di riqualificazione energetica, il contribuente dovrà comunicare l’esercizio dell’opzione all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese.

La comunicazione dovrà essere fatta dal soggetto che ha usufruito dello sconto per interventi eseguiti su singole unità immobiliari, mentre sarà responsabilità dell’amministratore di condominio per interventi su parti comuni degli edifici.

Per farlo si potranno utilizzare le funzionalità disponibili nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate o un modulo da presentare agli uffici. 

Decreto Crescita: le novità per i fornitori

I fornitori dovranno recuperare lo sconto praticato al cliente come credito d’imposta compensabile tramite modello F24 a partire dal 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione. La compensazione sarà divisa in cinque rate annuali dello stesso importo. 

Il fornitore dovrà anche confermare la concessione dello sconto al cliente attraverso un’apposita funzionalità nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. 

Esiste però un’altra possibilità: il fornitore che ha concesso lo sconto potrà anche cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, mentre è proibito cederlo a banche o altri soggetti finanziari. 

Lo sconto immediato potrebbe essere un buon incentivo per ristrutturare casa nel 2019. Quali interventi pianificare? Ecco tutte le nostre guide alla ristrutturazione.

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