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Denuncia di abuso edilizio: anche i vicini la possono fare


Scritto il 10 maggio 2018 - Da - In Normative e leggi - Con 4100 Visualizzazioni

Denuncia di abuso edilizio: anche i vicini la possono fare

Una denuncia di un abuso edilizio può essere fatta non solo dagli organi preposti, normalmente Polizia Municipale o Ufficio Tecnico del Comune, ma anche da chiunque ne abbia notizia, cioè si renda conto che è in atto la realizzazione di un intervento edilizio senza permesso di costruire o senza dichiarazione di inizio attività, o difforme da quanto dichiarato in fase di richiesta e ottenimento permessi. Questo significa che anche i vicini di casa possono fare una denuncia per abuso edilizio, oltre che qualunque privato cittadino, anche in forma anonima.

Anche i vicini possono fare una denuncia per abuso edilizio

Secondo una sentenza del TAR di Brescia (n. 1205 del 27 luglio 2011) il vicino che, in ragione del fatto che l’abuso edilizio incide in modo dannoso sulla sua proprietà e nel caso di mancato controllo ed esercizio repressivo dell’abuso edilizio da parte delle autorità preposte, può effettuare denuncia di abuso edilizio e chiedere che il Comune ponga in essere tutti i provvedimenti sanzionatori del caso.

In pratica, se un vicino commette un abuso edilizio che danneggia anche la nostra proprietà, possiamo denunciarlo al Comune, anche facendo ricorso alla procedura del silenzio-adempimento, e il Comune è tenuto ad accertare le eventuali violazioni e attuare i conseguenti provvedimenti repressivi.

Come fare una denuncia per abuso edilizio

Denunciare un abuso edilizio è un dovere civico e giuridico, tuttavia prima di sporgere denuncia è necessaria la certezza che si tratti davvero di un abuso edilizio, ovvero di un lavoro edilizio senza il relativo permesso o difforme, anche parzialmente, da esso. Nel caso in cui si sospetti un caso di abusivismo, è possibile recarsi presso la Sezione Edilizia del proprio Comune richiedendo l’accesso agli atti o la visione degli strumenti urbanistici per quella zona. Trattandosi di documenti tecnici, se non si hanno le necessarie competenze è utile avere la consulenza di un tecnico – geometra, architetto, ingegnere – in grado di riconoscere l’effettiva sussistenza dell’abuso.

Quando si ha certezza di essere in presenza di un abuso edilizio si può presentare un esposto al comando locale della Polizia Municipale: è necessario che la denuncia sia in forma scritta, quindi una telefonata non è sufficiente, ma non è obbligatorio che la segnalazione riporti anche nome e cognome. Secondo la legge è possibile anche la denuncia anonima (per la quale dovrebbe esserci una relativa casella da barrare sul modulo di denuncia), tuttavia l’anonimato non sempre garantisce l’intervento dell’autorità; importante da sapere è anche il fatto che le generalità del denunciante non possono in nessun modo essere rese pubbliche, men che meno all’interessato della denuncia.

Una volta formalizzata la denuncia i Vigili Urbani la trasmetteranno alle autorità competenti (Comune, Questura, Commissariato di Pubblica Sicurezza e Procura della Repubblica) che procederanno con i controlli e gli eventuali interventi, dalla sospensione dei lavori alle sanzioni pecuniarie fino ai provvedimenti di demolizione o sequestro del cantiere.

Per rendersi conto se si tratta di un abuso edilizio o meno si può cominciare a conoscere quali permessi servono per le detrazioni fiscali nei lavori di ristrutturazione edilizia e i i lavori di ristrutturazione che si possono fare senza permessi.

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