Categorie in evidenza
3 consigli per scegliere il piatto doccia e il box


Scritto il 2 novembre 2017 - Da - In Arredare - Con 2325 Visualizzazioni

3 consigli per scegliere il piatto doccia e il box

Che si tratti di arredare il bagno in fase di costruzione dell’appartamento o di ristrutturare il bagno rifacendo anche la doccia, non è semplice scegliere tra numerosi modelli di piatto doccia e box quelli che meglio soddisfano le proprie esigenze.

Consigli per rifare la doccia: piatto e box

Quando si tratta di rifare la doccia, o di pensarla in un bagno ex novo come spiegato qui, sono 3 gli aspetti da considerare: il soffione, che però è quello meno definitivo e più facilmente sostituibile con interventi poco costosi e rapidi, il piatto doccia e il box, questi ultimi 2 decisamente più importanti per quanto riguarda dimensioni e tipologia della doccia.

Come scegliere il piatto doccia

La prima cosa da decidere quando si vuole cambiare o fare una doccia nuova è il piatto doccia: dalle sue dimensioni, che normalmente sono standard (a meno di non farsi fare un piatto doccia su misura) dipendono quelle del box e soprattutto il rapporto con l’intero spazio a disposizione e il comfort durante l’uso.

Non esiste una regola univoca sulle dimensioni del piatto doccia rispetto allo spazio complessivo a disposizione, tuttavia anche nel caso in cui si volesse una doccia di grandi dimensioni è bene calcolare lo spazio necessario per muoversi all’interno del bagno e l’ingombro del box doccia rispetto all’arredo che si vuole mettere.

I materiali per il piatto doccia

Ancora più importante è la scelta del materiale per il piatto doccia: il classico e ancora più utilizzato è il piatto doccia in ceramica, sicuramente duraturo, igienico e dalla naturale sensazione, che però non è tagliabile né modificabile; ultimamente sono sempre più diffusi i piatti doccia in acrilico, un materiale che può essere tagliato anche durante la posa in opera e che quindi può adattarsi dal punto di vista delle dimensioni ma anche a sagomature particolari; altri materiali che ultimamente si stanno diffondendo sempre più sono la resina e altri mix di materiali compositi come minerali e gel lavorabili al momento della posa in opera.

I tipi di piatti doccia

Altro aspetto non secondario da considerare è il tipo di piatto doccia che si vuole posare: il più tradizionale è quello in appoggio, rialzato rispetto al livello del pavimento, ideale quando le dimensioni sono ridotte e si hanno problemi di pendenza; sempre più diffusi oggi sono quelli cosiddetti a filo pavimento, sicuramente pratici per la pulizia e per l’accesso da parte delle persone con problemi di deambulazione ma che richiedono un lavoro accurato per le pendenze; infine ci sono i piatti doccia a incasso, che si inseriscono nel massetto formando tuttavia un leggero scalino, più basso di quello in appoggio.

Come scegliere il box doccia

Dalla scelta del piatto doccia dipende poi in gran parte quella del box doccia le cui caratteristiche variano in base ai materiali utilizzati e al tipo di apertura.

Box doccia in vetro o acrilico

Tra un box doccia in vetro temperato e uno in acrilico non è solo una differenza di prezzo o estetica: i box doccia in vetro costano infatti e ovviamente di più mentre quelli in acrilico sono normalmente nella fascia più economica di prezzo; il vetro poi è un materiale che si pulisce facilmente e che rimane sostanzialmente immutato dopo anni mentre l’acrilico tende a sbiadire e scolorare, invecchiando rapidamente con conseguenze estetiche sgradevoli; c’è poi il fatto che il vetro temperato, se urtato, si frantuma in numerosissimi pezzettini mentre l’acrilico può spaccarsi generando bordi taglienti che in alcuni casi possono risultare pericolosi (basti pensare a una scivolata accidentale mentre ci si doccia).

Altro aspetto da considerare per i box doccia in vetro temperato è lo spessore: esistono infatti vetri da 3mm (i più diffusi ed economici) ma anche spessori da 4, 6 e fino a 8mm, decisamente più costosi.

Il tipo di apertura per il box doccia

A meno di soluzioni particolari, come un vetro fisso, l’altro aspetto che caratterizza il box doccia è il tipo di apertura, che può essere a scorrimento o a battente. Il box doccia con apertura a scorrimento è indicato per docce e bagni di grandi dimensioni e ha il solo problema di essere poco facilmente pulibile, soprattutto per quanto riguarda il calcare nella zona di sovrapposizione dei vetri; i box doccia a battente (che si aprono all’esterno) o a saloon (che si apre in entrambe le direzioni) sono invece indicate per i bagni di piccole dimensioni e per le docce di metratura ridotta, con il solo problema di profilature più o meno grandi che possono piacere o meno.

> Leggi anche: Arredare il bagno con le tonalità pastello

Tags: , ,

Scritto da: